martedì 30 settembre 2008

PROGRAMMAPROGRAMME

Il Nostro Programma - Unsere Programm:

CARO VITA : occorre predisporre un piano per la grande distribuzione commerciale, consultando sindacati, consumatori e Comuni, al fine di assumere misure atte a salvaguardare la caduta del potere d’acquisto di salari e pensioni, soprattutto a sostegno dei redditi più bassi;
Lebenshaltungskosten: ein umfassender Plan für Einkaufszentren muss erstellt werden;
DIGNITA’ DEL LAVORO : limitazione della precarietà nei rapporti di lavoro, e introduzione di nuove norme sulla sicurezza per un più forte impegno contro le morti bianche;
Arbeit: Eindämmung prekärer Arbeitsverhältnisse, neue Regeln zur Arbeitssicherheit, effiziente Maßnahmen zur Vermeidung von Arbeitsunfällen;
PROGRAMMA DI SVILUPPO DEGLI INTERVENTI : sull’edilizia sociale per evitare una nuova emergenza relativa alla carenza di alloggi, e vanno previsti maggiori interventi destinati al sostegno di servizi sociali, in particolare a favore degli anziani e dell’infanzia;
Fördermaßnahmen: Maßnahmen um die Schaffung von neuem Wohnraum; größere Unterstützung der Senioren und Kinder, Stärkung der Sozialen Dienste;
NUOVA LEGGE PROVINCIALE SULL’IMMIGRAZIONE : basata su politiche che promuovono l’integrazione e la multiculturalità, e non sul rifiuto e sull’esclusione come propone la destra;
Neues MigrantInnengesetz: nicht Ausschluss, sondern Integration ausländischer MitbürgerInnen;
POLITICA DELLA SICUREZZA : partendo da un miglior coordinamento tra le diverse forze dell’ordine e dal rafforzamento della loro azione sul territorio, con lo sviluppo degli interventi contro il degrado urbano e l’emarginazione sociale, e combattendo con forza le derive razziste e xenofobe che si sono recentemente manifestate;
Sicherheit: bessere Koordinierung der verschiedenen Sicherheitskräfte, Maßnahmen gegen sozialen Verfall und Ausgrenzung, Kampfan gegen Rassismus und Ausländerfeindlichkeit;
UNA SCUOLA NUOVA : plurilingue con maggiore carattere interculturale e formativo, ridisegnata sulla base dei modelli europei più avanzati, con il consenso e la partecipazione attiva di tutte le parti coinvolte e con riferimenti comuni alle scuole di tutti i gruppi linguistici, rafforzando il ruolo di promozione e di sostegno al rinnovamento che spetta agli Istituti pedagogici e all’Università;
Für eine neue Schule: für eine mehrsprachige, moderne Schule unter Einbindung aller Betroffenen und für alle Sprachgruppen; die Pädagogischen Institute und die Universität müssen dabei verstärkt eine unterstützende und fördernde Rolle erhalten;
SI’ : alla libera scelta di iscrizione nelle scuole materne, adottando misure di sostegno per eventuali problemi di inserimento;
Für Entscheidungsfreiheit bei der Einschreibung in die Kindergärten; mehr Unterstützung bei Integrationsschwierigkeiten;
SI’ : al libero sviluppo dell’Università, dei Centri Culturali, delle Biblioteche dei Musei per poter svolgere il loro ruolo scientifico e culturale, senza condizionamenti della politica, promuovendo nel territorio un ponte sull’Europa ed un’apertura in chiave internazionale;
Für eine freie Entwicklung der Universität, der Kulturzentren, der Bibliotheken und der Museen, die nur frei von politischer Einflussnahme ihre wissenschaftliche und kulturelle Funktion wahrnehmen können; keine Einmischung von Seiten der Politik; die Brückenfunktion Südtirols in Europa sowie eine Internationalisierung unseres Landes müssen gefördert werden;
SI’ : al progetto che vuole la Città di Bolzano quale Capitale Europea della Cultura;
Für die Kandidatur Bozens zur Kulturhauptstadt Europas;
POLITICA PER L’AMBIENTE : basata sulla promozione della raccolta differenziata e del riciclaggio, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, sulla limitazione del traffico privato e sul potenziamento del trasporto pubblico locale; vanno inoltre previsti presidi ambientali e sanitari permanenti nelle principali zone industriali a difesa di cittadini e lavoratori;
Umwelt: Förderung der Mülltrennung und des Recyclings, der erneuerbaren Energieformen und des lokalen öffentlichen Transportes; Einschränkung des Privatverkehrs; Errichtung permanenter Beobachtungsstellen für Ökologie und Sanität in den großen Industriezonen zum Schutz von BürgerInnen und ArbeiterInnen;
POLITICA ENERGETICA : vanno superate le contraddizioni esistenti tra i diversi operatori ed eliminati i conflitti di interesse tra i ruoli di regolatori e regolati, va realizzato un accordo quadro per l’utilizzo delle diverse centrali e portato a termine il processo di liberalizzazione del mercato della elettricità;
Energie: Auflösung des Interessenskonfliktes, intern in der Landesverwaltung, wo Gesetzgeber und Betreiber in Konflikt stehen; Dadurch werden die gemeindeeigenen Energiewerke wirtschaftlich nicht benachteiligt und die Energiewirtschaft unseres Landes in ihrer Entwicklung insgesamt nicht gehemmt; Wir fordern deshalb eine wirkliche Liberalisierung des Energiemarktes in Südtirol.
LAICITA’ DELLE ISTITUZIONI : a tutela della salute della donna va applicata pienamente la legge 194, va garantita l’introduzione della pillola anticoncezionale RU486 e va praticata una estesa e corretta informazione, partendo dalle scuole, sulla contraccezione e sulla legge sulla fecondazione assistita; vanno riconosciuti alle coppie di fatto, anche omosessuali, tutti i diritti di accesso ai diversi servizi; devono essere decisamente respinte le continue interferenze delle autorità ecclesiastiche nelle scelte che riguardano lo Stato e le sue istituzioni;
Laizität: zum Schutz der Frau muss das Gesetz 194 volle Anwendung finden; die Einführung der Verhütungspille RU486 muss ermöglicht werden, begleitet von einer korrekten und breiten Information, in erster Linie in den Schulen, über Verhütung und medizinisch unterstützte Befruchtung; Anerkennung der Rechte und Zugang zu den Dienstleistungen für die eheähnlichen, auch homosexuellen, Lebensgemeinschaften; Zurückweisung der ständigen Einmischung kirchlicher Institutionen in Staats- und Landesangelegenheiten;
RIFORMA DELLA POLITICA : iniziativa per la limitazione delle spese elettorale e controlli della trasparenza delle spese della pubblica amministrazione;
Reform der Politik: Eindämmung der Spesen für Wahlkämpfe und Transparenz der öffentlichen Verwaltung

1 commento:

Anonimo ha detto...

CI SIAMO INCONTRATI per manifestare,

INSIEME contro il razzismo strisciante della destra

utilizzando le parole di Brecht :

“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei

e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,

e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,

ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,

e non c'era rimasto nessuno a protestare.”



- poi abbiamo trovato una forte unità

su un programma di governo

per la prossima legislatura

e tanti, tanti valori comuni da difendere :

primo fra tutti LA LIBERTA’


“la libertà per i più e non per i pochi !”






PUNTI del PROGRAMMA della SINISTRA


CARO VITA : occorre predisporre un piano per la grande distribuzione commerciale, consultando sindacati, consumatori e Comuni, al fine di assumere misure atte a salvaguardare la caduta del potere d’acquisto di salari e pensioni, soprattutto a sostegno dei redditi più bassi; L'emergenza sociale rappresentata dal carovita e dalla caduta del potere d'acquisto di salari e pensioni ha visto la Giunta attuare con 5 anni di ritardo la misura relativa all'abolizione dei ticket sanitari sui ricoveri e introdurre alcune agevolazioni secondarie in modo generalizzato. Senza un blocco delle tariffe di competenza pubblica, l'introduzione del cosiddetto redditometro a tutti i livelli e un sostegno reale a favore dei redditi più bassi questi interventi sono destinati ad essere solo provvedimenti insufficienti. Il rinvio del Piano per la Grande distribuzione commerciale che andava integrato con le osservazioni dei sindacati, dei consumatori e dei Comuni rappresenta la conferma di una pesante subalternità della giunta provinciale agli interessi delle lobbies politico economiche e la sua incapacità ad introdurre elementi di vera concorrenza nel settore del Commercio accompagnate ad una politica di vero sostegno al commercio di prossimità.

La Crisi finanziaria mondiale influenzerà nei prossimi anni pesantemente lo sviluppo economico e il tenore di vita delle polpolazioni.

La auspicabile fine del capitalismo senza regole e predone farà tornare il problema dell'intervento dello stato nell'economia (> l'economia sociale di mercato va ripensata in tutti i suoi termini)

L'impoverimento del ceto medio oltre alla già precaria situazione di larghe fasce di popolazione e porrà il problema della redistribuzione del reddito .

I dati pubblicati sulla situazione locale sono impressionanti – oltre il 50 % delle famiglie hanno il problema di arrivare a fine mese; la lotta al carovita è una parte importante sopratutto in A.A. che presenta una situazione distributiva fortemente accentrata e monopolistica.

Il nodo principale è costituito dall'alimentare che pesa sul bilancio delle famiglie con oltre il 20 % e dove l'inflazione si fa più sentire.

Tra le proposte che formuliamo sono :

- creare i presupposti per interventi d'emergenza a favore delle popolazioni meno abbienti quali per esempio gli Enti comunali di consumo utilizzando stutture pubbliche quale il Mercato generale come strumento di riduzione delle filiere di approvvigionamento, di controllo , di monitoraggio e di garanzia di concorrenzialità nel sistema distributivo nazionale e locale.

- Ristabilire il tavolo di concertazione per conseguire provvedimenti concreti nella lotta al carovita e per aumentare il peso contrattuale dei consumatori nel sistema distributivo locale;

- trasferire una „piccola“ parte della rendita di posizione della grande distribuzione locale alle categorie meno abbienti mediante il blocco dei prezzi concordato per 30/40 prodotti alimentari di prima necessità per un periodo determinato con l'intesa di verificare di comune accordo la eventuale giustificazione per aumenti o sostituzioni di prodotti dopo il periodo considerato;


- studiare iniziative nel settore dei prodotti ortofrutticoli quale una cooperativa di aquisto dei commercianti ambulanti per il rifornimento dei mercati rionali;

- isitituire a livello di Comune di Bolzano una commissione per verificare:

l'attuale stato di gestione de Mercato generale con riferimento al rispetto delle prescrizioni di legge e regolamentari;

il grado di efficienza commerciale della struttura annonaria rapportata alla formazione del prezzo, alla gestione dei posteggi vendita, ai controlli igienico-sanitari e alla concorrenzialità delle imprese insediate;

le cause per la „sparizione“ del progetto di trasferimento del Mercato generale oltre via Einstein, come da unanime volontà espressa dal Cda del Mercato generale e da protocollo d'intesa firmato con il CNA e trasmesso al Comune di Bolzano e alla Provincia per l'assunzione degli impegni relativi;

- Invitare la Concoop a intraprendere iniziative concrete per un più incisivo posizionamento nel sistema distributivo alimentare provinciale, possibilmente in collaborazione con la COOP-Italia;

- visto il differenziale di prezzo nella distribuzione alimentare fra Bolzano e Trento (+ 6 punti di percentuale) istituire un osservatorio die prezzi interregionale gestito o coordinato dalle associazioni dei consumatori;

- ripresa immediata dell'inziativa „Borsa della spesa“ che a suo tempo ha avuto un altro grado di gradimento;

- insediamento di una commssione comunale/provinciale per il controllo dell'evoluzione del „carovita“ e per la proposta di provvedimenti adeguati al riguardo.

- pensare alla realizzazione di un Mercato di III generazione : costruendo e riallestendo le stutture annonarie , tenendo sotto controllo la formazione del prezzo, cercando la massima trasparenza e il confronto di filiera



DIGNITA’ DEL LAVORO : limitazione della precarietà nei rapporti di lavoro, e introduzione di nuove norme sulla sicurezza questi sono i due punti principali della proposta che formalmente la Sinistra dell’Alto Adige ha consegnato presso l’Assessorato al Lavoro in Provinci.

La dignità del lavoro richiede un più forte impegno contro le morti bianche e maggiori risorse e più controlli per la sicurezza. Occorre un'attuazione rigorosa delle nuove norme sulla sicurezza. La Provincia, nella sua autonomia, deve impegnarsi contro la crescente percarietà nei rapporti di lavoro. In particolare porre rimedio a quelle forme di precariato indotte dal lavoro nero e da pratiche incivili, quali ad esempio la firma delle dimissioni in bianco all'atto dell'assunzione, che colpiscono in modo preponderante il lavoro femminile e quello giovanile. Pratica che dopo l'abolizione della legge 188/2007 potrebbe diventare prassi normale per tutti i nuovi rapporti di lavoro.

Gravi sono ancora i ritardi della Provincia; la necessità di nuove misure di prevenzione , controllo e repressione è sempre più urgente per arginare lo stillicidio di infortuni sul lavoro.





EDILIZIA SOCIALE : occorre predisporre un programma di sviluppo degli interventi sull’edilizia sociale per evitare una nuova emergenza relativa alla carenza di alloggi, in particolare, nel Capoluogo. Per questo riteniamo che le aree per l'edilizia abitativa debbano essere
individuate da subito e che non si possano subire condizionamenti politici o di tipo etnico nel rispondere ai bisogni reali dei cittadini. Inoltre tale programma di sviluppo va accompagnato ad un piano di investimenti per i necessari servizi sociali, in particolare quelli per l'infanzia e per gli anziani.

Nell’ambito della discussione in corso va confermato con forza il principio del “fabbisogno” nell’assegnazione degli alloggi. L’introduzione di tale criterio è stata una conquista nel passato, quando la SVP, interpretando una visione dell’Autonomia solo con l’ottica della SPARTIZIONE ETNICA sosteneva la rigida ripartizione per gruppo linguistico, e alla fine dietro pressione delle forze del centrosinistra, autenticamente autonomiste, e delle organizzaizoni sindacali, venne introdotto l’elemento del fabbisogno a temperare la rigida applicazione della proporzionale.

Oggi si vogliono fare dei passi indietro ed introdurre una discriminazione inaccettabile sugli anni di residenza, come se cittadini e lavoratori che prestano il proprio lavoro per lo sviluppo ed il benessere dell’Alto Adige non avessero egualmente e contemporaneamente necessità di una casa o dei servizi sociali essenziali. In realtà questa è una campagna pericolosa e insidiosa, che traspare dalla politica nazionale e locale del centrodestra, ed è per altro presente in modo anche grossolano in molti manifesti elettorali dei partiti del centrodestra.

Noi vogliamo invece sottolineare il legame tra la scelta del bisogno come criterio fondamentale, e la crescita dell'integrazione e di una vita normale, anche attraverso i ricongiungimenti familiari e l'agognata sicurezza di tutti e per tutti. Vogliamo evidenziare che anche le recenti dichiarazioni della Chiesa mirano a questo obiettivo.

La sicurezza non è messa in discussione dai numerosi immigrati che operano nei lavori più umili e duri nella nostra economia, ma è sopratutto il frutto della discriminazione e dell'aumento della precarieta', conseguenza delle politiche del centrodestra. I dati disponibili e leggibili da tutti, vedono gli stranieri altoatesini produrre una quota di ricchezza collettiva notevole a fronte di un numero di alloggi ancora irrisorio.

La politica dell'IPES ed i paletti ed i veti posti dalla SVP sembrano rincorrere più le posizioni della destra populista ed estremista che fondarsi su reali esigenze di soddisfare adeguatamente la popolazione locale.Dovrebbe invece prevalere il buon senso, la volontà di una vera ricerca di integrazione e ricercare nel Comune di Bolzano (e non solo) sulle aree per l'edilizia pubblica e agevolata soluzioni possibili a soddisfare le richieste di tutti quelli che ne hanno bisogno.


NUOVA LEGGE PROVINCIALE SULL’IMMIGRAZIONE : basata su politiche che promuovono l’integrazione e la multiculturalità, e non sul rifiuto e sull’esclusione come propone la destra; i fenomeni migratori devono essere governati nella piena consapevolezza che le politiche fondate sul rifiuto e l'esclusione proposte dalle destre e rincorse dalla Giunta Provinciale finiscono per alimentare tensioni, guerre tra poveri, precarietà, degrado e insicurezza. Per questo è necessaria una Legge provinciale sull'immigrazione fondata su politiche alternative che promuovano l'integrazione e la multiculturalità.

Politiche sulla sicurezza sbagliate producono l'effetto di aumentare la percezione di insicurezza e stimolano la crescita di risposte fuori dalla legalità e, addirittura, dalla civile convivenza con pericolose spinte estreme di carattere xenofobo. Per questo occorre promuovere politiche alternative coniugando un miglior coordinamento tra le diverse forze dell'ordine e il rafforzamento della loro azione sul territorio con lo sviluppo degli interventi contro il degrado urbano e l'emarginazione sociale


UNA SCUOLA NUOVA : plurilingue con maggiore carattere interculturale e formativo, ridisegnata sulla base dei modelli europei più avanzati, con il consenso e la partecipazione attiva di tutte le parti coinvolte e con riferimenti comuni alle scuole di tutti i gruppi linguistici, rafforzando il ruolo di promozione e di sostegno al rinnovamento che spetta agli Istituti pedagogici e all’Università;

Una scuola nuova deve essere liberamente plurilingue senza aspettare la riforma dell'articolo 19, ma anche più interculturale e formativa per rispondere alle sfide della nuova società. Deve essere anche più libera dai condizionamenti della Giunta provinciale. Noi riconfermiamo il giudizio negativo sull'impianto complessivo della nuova legge provinciale. Appare anacronistico che il nostro sistema scolastico abbia alla sua base «la diffusione e il rafforzamento del pensiero e della cultura europea, fondata su radici cristiane» quando tale concetto è rimasto fuori dalla Costituzione europea e appare singolare che sia stato ridisegnato in base alle impostazioni arretrate della Riforma Moratti invece che in base ai modelli europei più avanzati.

Sosteniamo quanto affermato recentemente dal nostro assessore provinciale alla scuola italiana Francesco Comina che ha ribadito la sua contrarietà alla controriforma Gelmini e ha garantito ogni sforzo affinchè le nuove norme su maestro unico, voti decimali e voto in condotta non trovino applicazione nella nostra provincia.

Riconfermiamo il nostro fermo NO alle proposte finalizzate a mettere in discussione il principio della libera scelta relativo alle iscrizioni nelle scuole materne e richiediamo l'attuazione di misure concrete di sostegno alle famiglie e ai bambini per risolvere gli eventuali problemi di inserimento.

Anche l'Università, così come i Centri Culturali, le Biblioteche, i Musei devono poter svolgere il loro ruolo scientifico e culturale, liberamente, in modo autonomo, senza condizionamenti, promuovendo sul territorio uno sviluppo positivo e un'apertura in chiave internazionale. Mentre le politiche culturali devono essere improntate sempre di più su progetti di qualità e sempre meno su distribuzioni a pioggia dei finanziamenti. In questo senso ribadiamo la centralità dell'occasione rappresentata dalla Candidatura della Città di Bolzano quale Capitale Europea della Cultura, e ci impegnamo ad elaborare un Progetto : “una cultura diversa è possibile”


POLITICA ENERGETICA e POLITICA PER L’AMBIENTE: vanno superate le contraddizioni esistenti tra i diversi operatori ed eliminati i conflitti di interesse tra i ruoli di regolatori e regolati, va realizzato un accordo quadro per l’utilizzo delle diverse centrali e portato a termine il processo di liberalizzazione del mercato della elettricità; La promozione della raccolta differenziata e del riciclaggio dei rifiuti, delle politiche di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili non sono ancora sufficienti. Le scelte per limitare il traffico privato e sviluppare il sistema di trasporto pubblico locale devono diventare meno contraddittorie e più coraggiose ed efficaci. Inoltre riteniamo che la realizzazione di presidi ambientali e sanitari permanenti nelle zone industriali principali sia urgente al fine di promuovere la sicurezza e la salute dei cittadini e dei lavoratori.

Nella politica energetica altoatesina esiste oggi un evidente conflitto di interessi in violazione delle norme del diritto europeo tra i ruoli della Provincia come ente regolatore e come azionista di maggioranza della SEL. La penalizzazione delle aziende dei Comuni e, in particolare, di Azienda Energetica e del suo patrimonio industriale non è accettabile sul piano giuridico e istituzionale, ma finisce per penalizzare anche le prospettive di sviluppo generale del sistema energetico altoatesino. Occorre quindi il superamento di questa situazione anomala e la realizzazione di un accordo quadro in relazione alla vicenda delle centrali ENEL e delle ulteriori tappe del processo di liberalizzazione del mercato dell'elettricità.


LAICITA’ DELLE ISTITUZIONI : Le ampie competenze dell'autonomia provinciale devono parlare lo stesso linguaggio della Costituzione e del Diritto Europeo in termini di laicità delle istituzioni. Alle coppie di fatto, anche omosessuali, devono essere riconosciuti tutti i diritti di accesso ai servizi. La tutela della salute della donna deve prevedere l'applicazione piena della legge 194. Così come deve essere garantita l'introduzione della pillola anticoncezionale RU486 e di tutti quei provvedimenti in grado di promuovere una corretta informazione sulla contraccezione e una gestione della Legge sulla fecondazione assistita che rispetti i diritti delle donne. Il legittimo magistero morale della Chiesa non può e non deve interferire con la laicità dello Stato e delle istituzioni e devono essere decisamente respinte le continue interferenze delle autorità ecclesiastiche nelle scelte che riguardano lo Stato e le sue istituzioni.


RIFORMA DELLA POLITICA : I rilievi della Corte dei Conti, al di là dell'aspetto strettamente giudiziario, confermano come i flussi finanziari pubblici gestiti dalla Provincia siano spesso finalizzati a operazioni di mera gestione del consenso. Così come, tutte le sofferte vicende delle nomine, dei costi della politica, delle spese elettorali, delle varie incompatibilità confermano come anche in Alto Adige sia urgente e ineludibile una riforma della politica. E' anche una questione di coerenza nelle regole e comportamenti. Alcune vicende recenti non possono che meritare un giudizio severo anche per l'impatto negativo che hanno sull'orientamento dei cittadini e richiedono una svolta nei comportamenti politici e in quelli individuali. Si pone immediatamente il problema di un'iniziativa per una limitazione ed un controllo trasparente sulle spese elettorali e sugli sprechi elettoralistici a spese della pubblica amministrazione. Assumiamo la questione morale e la riforma della politica come orizzonte politico fondamentale del nostro stesso modo di essere e di fare politica.